Era solo un selfie

Una storia d’amore in cui immedesimarsi, per poi condividere con la protagonista Anita l’incubo di scoprirsi vittima di revenge porn.
Il libro offre a ragazze e ragazzi strumenti di critica e consapevolezza, per stimolare un dialogo tra i generi su cosa significhino rispetto, fiducia, responsabilità; per comprendere che ci si deve affidare agli adulti quando si è in difficoltà, superando la vergogna e i sensi di colpa che sono frutto di condizionamenti culturali. Per ricordare che crescere significa anche imparare a chiedere aiuto.

"Era solo un selfie" è parte di “Luna”, la nuova collana nata per raccontare ai/alle giovani, storie d’amore avvincenti e realistiche, per aiutarle ad affrontare in modo consapevole il mondo che le circonda.

Cristina Obber è scrittrice, giornalista e formatrice esperta di violenza di genere presso scuole e università, ordini professionali, aziende. È coordinatrice del Comitato scientifico di ‘To be
safe’, progetto contro molestie e discriminazioni nel mondo del lavoro e dello sport, in collaborazione con Fondazione Assosafe e Telefono Rosa. È co-coordinatrice con la psicoterapeuta Stefania Andreoli del progetto Stand Up Italia, contro le molestie nei luoghi pubblici (progetto di L’Oreal Paris e l’ ong americana Right to be, che ha come partner in
Italia Corriere della Sera e Alice Onlus).
Tra le ultime pubblicazioni Siria mon amour e L’ altra parte di me, (ed. Piemme); E io qui, nuda (ed. Settenove). Per Settenove anche due libri per l’infanzia, W i nonni e Giro Girotondo che ha ricevuto il patrocinio di Amnesty International Italia. Fa parte di GiULiA giornaliste. È presente su «La 27esima ora» del Corriere della Sera.